Con il termine ‘Habitat sociale’ si definisce l’insieme degli elementi ambientali, sociali e culturali che caratterizzano gli insediamenti umani, e nello specifico quelli urbani, e consentono ad una data popolazione di vivere, svilupparsi, riprodursi, garantendo una determinata qualità della vita, che può diminuire o aumentare in base a cambiamenti materiali, economici e sociali.
L’Habitat sociale è il complesso dei processi organizzativi e delle pratiche discorsive che costruiscono e generano i luoghi vissuti dalla collettività, determina le caratteristiche e le funzioni degli spazi pubblici e privati, regola i rapporti tra le persone all’interno degli stessi.
Lo studio dell’habitat sociale mira, a partire dall’analisi dell’esperienza pratica di vivere i luoghi della collettività, a mettere in luce i processi sociali, culturali ed economici che regolano la società umana e favoriscono lo sviluppo degli individui e delle comunità.
Habitat deriva dal latino habitare, frequentativo di habeo (avere) che nel senso proprio significa ‘continuare ad avere’, quindi abitare, dimorare un luogo. La matrice habeo contiene l’idea del possesso. Dalla stessa area semantica derivano termini quali abito e abitudine che rimandano ai differenti modi di essere che appartengono all’uomo e alle sue consuetudini. L’habitat sociale si costituisce in relazione a pratiche, conoscenze, abilità nate dalla costante iterazione tra i soggetti e il contesto in uno ‘stare al mondo in modo continuativo’ che reifica processi, ruoli e abitudini sedimentate nel tempo.
L’Habitat sociale, infatti, media i rapporti tra individui e gruppi entro una comunità determinata, strutturando nel tempo convenzioni sociali e un ordine sociale, ossia l’insieme delle relazioni che si costituiscono tra i membri di una comunità organizzata e tutelano una pacifica convivenza, garantendo rapporti equilibrati tra i membri.
L’Habitat sociale fornisce una cornice di senso e significato e racchiude azioni e discorsi collettivi che incidono sull’identità dei singoli individui creando le condizioni per pre-determinate possibilità d’essere all’interno di una trama di rimandi già data, ovvia per gli abitanti.
L’Habitat sociale è l’a priori vissuto, lo spazio agito, il terreno fertile, da cui poi nascono idee e narrazioni culturalmente ‘sensate’.
Attraverso un’analisi dei processi pre-riflessivi, che in modo tacito e condiviso guidano e danno senso ai comportamenti degli uomini nei loro contesti, è possibile mettere in discussione pregiudizi e comportamenti in modo rigoroso e scientifico al fine di trovare soluzioni innovative ed efficaci per risolvere importanti problemi legati alla marginalità e alla qualità della vita.
Individuando i costrutti che regolano lo stare in un determinato luogo in un’indagine che mette al centro la persona in carne ed ossa e ‘i fatti’ legati all’esperienza di vivere un determinato luogo, si definisce l’habitat sociale di un contesto e i processi che possono sostituire vecchie abitudini guidate da principi che, se non riconosciuti, guidano in modo irrazionale e distruttivo l’agire umano.
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