Rapper capitali con ‘Mind the Flow’. Insieme a loro scopriamo il punto di vista di chi è italiano di fatto, ma non di diritto

Rapper capitali con ‘Mind the Flow’. Insieme a loro scopriamo il punto di vista di chi è italiano di fatto, ma non di diritto

Rizo Kenpachi e Sobhi Nash ai nostri microfoni per parlare del problema molto concreto dei ragazzi di ‘seconda generazione’ e dei diritti a loro negati e cogliamo l’occasione per parlare della loro etichetta ‘Mind The Flow. Buon ascolto!

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Chi sono i ragazzi di seconda generazione? “Con seconda generazione, per lo più in forma plurale (seconde generazioni), si è soliti intendere nell’ambito delle scienze e delle politiche sociali la generazione costituita dai figli di immigrati.

Le nascite in Italia da almeno un genitore straniero, inferiori alle 30.000 unità alla fine del secolo scorso, sono effettivamente cresciute a ritmi molto sostenuti, in particolare dal 2003 al 2009, anno in cui hanno valicato quota 100.000. Negli anni più recenti si osserva un rallentamento della crescita e una stabilizzazione. In termini percentuali, i nati da genitori stranieri sono passati dal 5% al 20% circa del totale dei nati in Italia.

   

         

Italiani nei fatti, ma non nei diritti

“Per molti ragazzi di seconda generazione c’è il rischio concreto di sviluppare una condizione idiosincratica. Essi potrebbero vedere negati i diritti di cittadinanza giuridica, politica e sperimentare una sostanziale esclusione dalle garanzie essenziali proprio da un’Italia in cui hanno vissuto esperienze essenziali di socializzazione identitaria cruciali, e che ha saputo assicurare loro servizi sanitari e scolastici di buona qualità12. Queste persone non potrebbero che trovarsi spiazzate da una sorta di doppia appartenenza, sospesi fra il possesso della cittadinanza giuridica di uno stato – quello dei genitori – che non conoscono e al quale non sentono di appartenere, e l’appartenenza culturale a una comunità nazionale che tuttavia fatica ad accoglierli del tutto e a garantire loro una piena inclusione. Insomma, condannati a essere cittadini di uno stato di cui non si sentono parte e giuridicamente estranei al paese di cui si sentono cittadini. Le conseguenze sociologiche di questa condizione sono state indagate in molte ricerche e rimandano a quadri concettuali piuttosto diversificati (per una esposizione analitica della questione Zanfrini, 2007, ma anche Zincone, 2006).”

   

Leggi l’articolo (clicca sul titolo):

Dieci anni di seconde generazioni in Italia

Ten years of second generations in Italy – Quaderni di Sociologia

Flavio A. Ceravolo and Stefano Molina

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