La collaborazione tra Fondazione Tetrabondi Onlus, Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, Associazione AES Architettura Emergenza Sviluppo e Comune di Roma porterà alla cittadinanza un parco di tutti e per tutti all’insegna dell’inclusività universale. Ne parliamo con Amedeo Ciaccheri in questa divertente intervista (‘a modo nostro’), presidente dell’VIII Municipio di Roma, partner del progetto. Intervista realizzata in occasione dell’evento ‘Ognuno a modo suo 2023: Sport Senza Barriere‘.
Buon ascolto!
“Questa storia nasce meno di sei mesi fa, quando lo scorso dicembre la Fondazione Tetrabondi ha sottoposto all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma la proposta di trasformazione di Parco Schuster in Parco Inclusivo Universale. Grazie anche alla sensibilità degli assessorati coinvolti, il progetto è stato segnalato alla Società Giubileo 2025, e – per consentire il rispetto delle tempistiche previste – la Fondazione Tetrabondi Onlus, che si è avvalsa per gli aspetti tecnici della consulenza dell’Arch. Alice Buzzone, capo progetto, ha in prima persona affidato uno studio preliminare al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, rappresentato dal prof. Giovanni Longobardi quale Direttore e dal prof. Adolfo F. L. Baratta quale Responsabile scientifico della collaborazione.
Da quel momento, si è scatenato un vero e proprio turbinio di energia, altissima professionalità, entusiasmo, generosità, che consentirà alla Società Giubileo 2025, in qualità di soggetto attuatore, di procedere già a maggio all’affidamento della progettazione esecutiva per la trasformazione di Parco Schuster in Parco Inclusivo Universale: un parco progettato in nome dell’universalità e della mescolanza dei corpi, dei bisogni, delle competenze, dei desideri, immagine concreta di una città accessibile e inclusiva, dinamica e divertente, solidale e fluida.
Parte integrante del progetto di accessibilità universale sarà il piccolo fabbricato di proprietà del Comune di Roma adiacente il lato ovest del Parco in prossimità della basilica di San Paolo, da anni in stato di abbandono, che la Fondazione Tetrabondi ha perciò già richiesto in concessione al Comune di Roma.
L’immobile, infatti, sarà attraversato da molteplici attività volte alla costruzione di consapevolezza collettiva sui bisogni speciali, affinché sia un punto di riferimento per le famiglie con disabilità alla ricerca di socialità, attività sportive, culturali, ludiche e turistiche accessibili, e di sostegno e orientamento in ambito sociale ed economico.
Non solo, poiché il progetto si avvarrà di un processo di “permanence architecturale”, ossia di accompagnamento, verifica e progettazione continua degli spazi, delle relazioni tra gli attori e di sperimentazione di dispositivi ludici di trasformazione dello spazio pubblico (grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Architettura di Roma Tre, che svilupperà tale processo insieme alla Fondazione Tetrabondi), il piccolo fabbricato diventerà il riferimento anche di tale attività oltre che fulcro dell’area sociale del Parco Inclusivo Universale.
Il Parco Inclusivo Universale (+) di Roma sarà così uno spazio e un servizio per tutte e tutti e al contempo un messaggio e una testimonianza permanente: l’accessibilità universale degli spazi pubblici è un obiettivo possibile e un diritto di tutti. In questa prospettiva la trasformazione di Parco Schuster vuole essere solo il primo di molti progetti perché molte sono le opportunità di esportazione e adattamento delle linee guida progettuali a realtà pubbliche o private nel resto del paese.”
Intervista estratta dalla lunghissima diretta ‘Ognuno a modo suo Live’, speciale di Dica32 con tanta tanta musica e ospiti per raccontare l’evento.