Siamo andati a trovare e ad intervistare i ragazzi del Basket Santa Lucia nella loro storica struttura di via Ardeatina dove all’interno del complesso ospedaliero si trova una grande palestra che ospita il campo da gioco entro il quale questi campioni tengono gli allenamenti.
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Il Basket Santa Lucia è una pietra miliare di questo sport: 21 scudetti, 12 Coppe Italia, 5 Supercoppe italiane, 3 Coppe campioni e altrettante Coppe Vergauwen.
Il gruppo sportivo nasce nel 1960, all’interno del Centro Residenziale per la Riabilitazione “L’Oasi”, quando a Roma, insieme alle Olimpiadi, si disputano i Giochi internazionali per Paraplegici. Ne fanno parte i pazienti di quello che è diventato il Centro Residenziale Clinica Santa Lucia e altri disabili. Nel 1998 l’Ospedale diventa Fondazione Santa Lucia IRCCS.
La squadra macina successi ma nel 2016 il dottor Luigi Amadio, fondatore del nosocomio e presidente della squadra, è costretto a chiuderla perché la mancanza di fondi mette a rischio l’ospedale stesso.
Nel luglio dello stesso anno la squadra viene ceduta a titolo gratuito dalla famiglia Amadio al capitano Matteo Cavagnini e a Giulio Mohamed Alì Sanna, che ne diventa presidente.
Matteo Cavagnini aveva 14 anni quando, dopo un incidente stradale, ha perso la gamba sinistra. «Giocavo a calcio, e per me è stato un vero trauma». Oggi di anni ne ha 42 ed è due volte capitano: del Santa Lucia Basket e della Nazionale Italiana Basket in Carrozzina. «L’incontro con la pallacanestro in carrozzina è stato come ritornare a sognare».
Con il Santa Lucia Basket, dove Matteo è arrivato quando aveva 35 anni, ha vinto cinque scudetti e due finali di coppa di campioni. È una squadra che a lui ha dato tanto. E nel momento del bisogno lui ha saputo ricambiare. Il bisogno si è presentato alla chiusura del Campionato 2015-2016, in cui la squadra ha conquistato il secondo posto, la proprietà ha annunciato di non poter proseguire nell’impegno di sostenere la prossima stagione sportiva, per via della nota e complessa situazione finanziaria della Fondazione che la sosteneva.
Abbiamo intervistato proprio i due perni della squadra, Matteo e Giulio.
Giulio, nome con cui è stato ribattezzato Mohamed Sanna Ali, l’attuale presidente della squadra.