
All’inizio del XX secolo, il neuropatologo Alois Alzheimer insieme allo psichiatra Emil Kraepelin, scoprirono alla morte di una donna di nome Auguste Deter, che il suo cervello era costellato di grovigli extraneuronali di forma ovale, cioè di placche formate dalla proteina beta amiloide (Aβ) e di grovigli endocellulari composti dalla proteina tau. La donna all’età di 51 anni aveva manifestato i sintomi di una grave demenza caratterizzata principalmente da una perdita di memoria, assai precocemente rispetto a quanto solitamente accade nella demenza senile. Nel 1906 Alzheimer e Kraepelin decisero di dare a questa combinazione di perdita di memoria e cicatrici […]